Si sa per realizzare i propri sogni si farebbe qualsiasi cosa, è questo il caso di Hans Heyer il cui sogno era guidare in Formula 1 e per farlo ha architettato il piano più geniale della storia.
Siamo nel 1977 e, in seguito al grave incidente di Niki Lauda occorso l’anno prima, la pista del Nurburgring viene considerata folle e pericolosa, decidendo così, di spostare la sede del Gran Premio di Germania ad Hockenheim.
Nonostante il cambio di sede al Gran Premio si presentano ben 40 vetture, tra le quali due del neonato team ATS, la prima auto è affidata al più esperto Jean-Pierre Jarier mentre la seconda ad uno dei piloti più conosciuti di Germania Hans Heyer.
Heyer ha, da sempre, il sogno di partecipare ad un GP di Formula 1 ma, in procinto di realizzarlo, non tutto va come previsto.
Alla gara si qualificano solo 24 piloti e, mentre Jarier si piazza in dodicesima posizione, il tedesco non si qualifica, segnando il ventisettesimo tempo.
Deluso e affranto, Hans, si crogiola nel rimpianto di aver sprecato la sua unica opportunità, quando nella sua mente si fa largo un’idea tanto pazza quanto geniale: prendere parte al Gran Premio!
La domenica si presenta in circuito, indossa tuta, casco e guanti e, mentre gli altri si preparano al giro di formazione, sale in macchina e si posiziona alla fine della pit lane chiedendo alle grid girl di fare muro davanti alla sua auto per impedirne la visione.
So che tutti pensate che il piano sia fallito, insomma, come è possibile che nessuno lo veda?
La direzione gara è talmente concentrata affinché la procedura di partenza avvenga correttamente, che non si accorge del tedesco.
Signore e signori Hans Heyer si fa largo tra le ragazze e prende parte al Gran Premio tra lo stupore degli spettatori e l’incredulità dei commissari di gara, che si scervellano per capire come fermare la sua corsa.
Heyer riesce a compiere qualche sorpasso e sfruttando il ritiro di alcune vetture si ritrova nel vivo della gara quando, al nono giro, il suo cambio si rompe costringendolo al ritiro.
La federazione, che ancora non era riuscita a fermare la sua corsa, tira un sospiro di sollievo arrivando ad un verdetto severo ma giusto: squalificato a vita dai Gran Premi.
Heyer diventa l’unico pilota a non qualificarsi, ritirarsi e, infine, essere squalificato da un GP, insomma un record non troppo invidiabile ma che ha fatto entrare il nostro eroe nell’immaginario collettivo delle imprese più stupidamente geniali del motorsport.
Grazie Hans per averci insegnato che, con un po’ di fantasia, tutti i sogni possono diventare realtà!