La stagione 1980 apre un decennio di innovazioni nella Formula 1 che verrà profondamente segnata dalla morte di Villeneuve ma che ritroverà il suo splendore con il debutto di alcuni giovani promettenti tra cui Ayrton Senna e Alain Prost.
Proprio quest'ultimo debutta al Gran Premio d'Argentina con un sorprendente sesto posto, mentre Nigel Mansell debutta al Gran Premio d'Austria con una Lotus.
Il campionato, invece, vede il dominio della Williams che, oltre a vincere il titolo costruttori, si aggiudica anche il titolo piloti con Alan Jones, che diventa il primo australiano a vincere il campionato del Mondo dopo Jack Brabham nel 1966.
I Gran Premi vennero ridotti a 14 che d'ora in poi non sarà più eguagliato con le gare che varieranno tra le 15 e le 16.
Che carambola a Monaco!
Botto al via nel Gran Premio di Monaco.
L'incidente fu innescato da Derek Daly che alla curva di Sainte Devote, tamponò ad alta velocità Bruno Giacomelli, la cui monoposto s'impennò e ricandendo colpì la McLaren di Alain Prost e l'altra Tyrrell di Jean-Pierre Jarier, che a sua volta, toccò la monoposto di Nelson Piquet.
Chi porta il pallone?
Che divertimento nel paddock!
Anche i meccanici hanno bisogno di un po' di svago tra una sessione e l'altra e così ecco una bella partita
a calcio sotto gli occhi divertiti degli spettatori.
Meccanici Williams contro meccanici Brabham, chi vincerà?
I fortunati tifosi del Gran Premio di Spagna riuscirono a vedere due sport in uno!
Ferrari amava il canadese volante!
Una delle foto più famose della storia della Formula 1.
Nello scatto di Ercole Colombo vediamo il Drake dare un affettuoso bacio a Gilles Villeneuve sotto lo sguardo divertito della moglie Joanna.
Gilles, amato dai tifosi, piaceva molto ad Enzo Ferrari che non nascondeva l'orgoglio di averlo fortemente voluto alla guida della Rossa.
La stagione 1981 prevede 15 appuntamenti stagionali con alcuni Gran Premi che vennero annullati alla vigilia dell'inizio del campionato.
Da questa stagione il campionato venne ufficialmente denominato FIA Formula 1 World Championship, e così anche il titolo piloti divenne FIA Formula 1 World Championship for Drivers e quello per i costruttori FIA Formula 1 World Championship for Constructors.
Il campionato vide per la prima volta il trionfo del brasiliano Nelson Piquet a bordo della Williams, che vinse per il secondo anno consecutivo il campionato costruttori.
Si segnano inoltre i debutti di Michele Alboreto e di Jacques Villeneuve, non il figlio, ma il fratello di Gilles.
Gli ultimi fratelli a correre in Formula 1 erano stati gli Scheckter al Gran Premio del Canada del 1977.
Sorridi che non fa male!
Per chi non lo avesse risconosciuto, si quello è un giovanissimo Ron Dennis.
Dennis, che vediamo con John Barnard e John Watson, fu a capo della McLaren dal 1981 fino al 2009.
Un vero e proprio pilastro della scuderia britannica con cui vinse ben 10 campionati piloti e 7 costruttori, scoprendo piloti come Hamilton.
John Watson è pronto per partire!
Ecco come i piloti vengono imbragati per poter correre il Gran Premio.
Questo tipo di cinture viene utilizzato ancora oggi e grazie ai tre attacchi permette ai piloti di restare ben ancorati alla vettura.
Il sistema venne introdotto all'inizio degli anni '70 e da allora ha salvato molte vite.
Lo chiamavano l'aviatore
Un altro spettacolare botto per Gilles Villeneuve!
Gilles divenne famoso per saper portare la monoposto al limite, ma a volte, esagerando, finiva per causare incidenti spettacolari, come quando tornò ai box su tre ruote o quando fece un giro di pista con l'alettone che gli copriva la visuale.
Il 1982 diventa uno degli anni più brutti per la Ferrari che perde il suo pupillo Gilles Villeneuve in un terribile incidente a Zolder, mentre Didier Pironi è costretto al ritiro dopo un grave incidente in Germania.
La stagione, però, iniziò bene: Villeneuve e Pironi guidavano una vettura competitiva riuscendo a fare una doppietta al GP di San Marino.
Fu questo, però, la fine dei buoni rapporti tra i piloti, infatti, di fronte al cartello "Slow" che chiedeva ai piloti di mantenere le posizioni, Pironi decise di lottare con Villeneuve riuscendo a superarlo, vincendo ma disubbediendo agli ordini del muretto, cosa che fece arrabbiare Gilles sentitosi tradito.
Fu probabilmente questo che spinse Gilles a provare il giro veloce a Zolder, per aggiudicarsi la pole position e toglierla al francese, questo tentativo purtroppo gli costò la vita.
Il titolo piloti perciò andò a Keke Rosberg mentre il costruttori alla Ferrari.
Oggi guido io, papà!
Abbiamo già visto i figli dei piloti divertirsi provando le auto dei padri, ma ancora una volta ci troviamo davanti ad un futuro campione del Mondo.
Il ragazzino nella vettura è Jacques Villeneuve che nel 1997 vincerà il titolo con la Williams lottando proprio con un altro figlio d'arte Damon Hill.
Di fianco a lui possiamo vedere la sorella Melanie con papà Gilles e mamma Joanna.
L'ultimo volo dell'aviatore
Il 1982 viene tristemente ricordato per la morte di Gilles Villeneuve.
Sul tracciato di Zolder perdiamo uno dei più grandi piloti a non aver mai vinto il titolo mondiale.
Qui possiamo vedere la sua auto distrutta mentre il suo corpo fu sbalzato fuori e venne rinvenuto a diversi metri di distanza.
Il pilota decollò dopo aver urtato la vettura di Jochen Mass che procedeva lenta per rientrare ai box.
Che muro di gomme!
Abbiamo già visto le gomme di Formula 1 negli anni '60 e vedendole 20 anni dopo possiamo notare i grandi cambiamenti che hanno subito.
Innanzitutto le gomme usate durante un weekend raddoppiano rispetto agli anni '60, diventano, poi, più larghe e senza scanalature, inoltre, in questo caso presentano scritte che ne indicano i diversi usi.
Questi sono pneumatici Michelin usati in qualifica da De Cesaris e Giacomelli.
La stagione 1983 vede quattro contendenti al titolo Alain Prost, René Arnoux, Patrick Tambay e Nelson Piquet.
Nonostante sia Prost a guidare la classifica dal GP del Belgio alla gara finale in Sudafrica è Piquet a vincere, conquistando il secondo titolo piloti.
La Ferrari, invece, si aggiudica il campionato costruttori per il secondo anno consecutivo, nonostante il suo miglior pilota, Arnoux, si piazza al terzo posto assoluto, un'impresa unica nella storia della Formula 1.
Piquet diventa il primo pilota a vincere utilizzando un motore turbo.
Un cambio di regolamento vede proibire tassativamente la tecnologia dell'effetto suolo, ciò per ridurre il carico aerodinamico e le velocità in curva, che l'anno precedente aveva causato diversi incidenti, anche mortali.
Dal 1983 al 1994 nessun pilota morirà in una gara ufficiale stabilendo un nuovo record.
Renè ma il casco?
Tranquilli non si è dimenticato il casco!
Renè Arnoux sta semplicemente celebrando la seconda posizione con la Ferrari al Gran Premio di Monza.
Il pilota compie un giro di pista per salutare i tifosi della Rossa in patria.
La lavagna dei distacchi
I piloti ricevono indicazioni sui distacchi in un'epoca dove non esistevano i team radio.
Anche oggi nonostante le tecnologie sono ancora presenti gli addetti alla lavagna dei distacchi.
Siete sul podio, sorridete
Nelson Piquet, Keke Rosberg e Niki Lauda non sembrano molto felici di stare sul podio!
Rosberg in seguito verrà squalificato, ma stranamente il secondo posto non verrà assegnato a nessun altro pilota.
Il 1984 vede i due contendenti al titolo lottare fino all'ultima gara, Alain Prost e Niki Lauda, tornato nel Circus per vincere ancora, si ritrovano su una McLaren più che competitiva dando vita ad una sfida all'ultimo punto.
La FISA stabilì che le auto alimentate da motori turbocompressi avrebbero avuto solo 220 L di carburante per gara, con il rifornimento vietato.
McLaren diventò partner di TAG che commissionò a Porsche la costruzione del motore turbocompresso TAG-Porsche V6, che insieme all'aerodinamica della MP4/2 di Barnard rese la McLaren imbattibile.
Lauda sapendo di essere meno veloce del rivale sfruttò le stategie in gara diventando il secondo pilota a vincere il titolo senza neanche una pole position in stagione sopravanzando Prost di solo mezzo punto.
La stagione vede il debutto per Ayrton Senna che a bordo della Toleman dimostra di essere un vero e proprio talento.
La leggenda del leone inglese
Ecco un'altra immagine di cui tutti voi avrete sicuramente sentito parlare.
Si tratta di Nigel Mansell che viene abbandonato dalla sua Lotus a pochi metri dal traguardo decidendo, così, di slacciarsi le cinture, scendere dalla vettura e spingerla fino al traguardo, svenendo, poi, per il grande caldo di Dallas.
Mansell rimane nell'immaginario collettivo uno dei piloti con una grande determinazione, tant'è che il pubblico lo applaudì per il suo coraggio.
Caro Prost, adesso ci sono io!
L'inizio di una grande rivalità.
Ci troviamo al GP di Monaco e sotto una pioggia torrenziale emerge il talento di un ragazzino sconosciuto a bordo di una Toleman, Ayrton Senna.
Il rookie si dimostra estremamente a suo agio tra le strade del principato arrivando a mettere pressione al campione del Mondo Prost, superandolo, il francese chiede di fermare la gara e Jacky Ickx sventola la bandiera in faccia a Senna che ritorna, così, in seconda posizione.
Una vittoria tutta italiana!
29 aprile 1984, una data da ricordare per i tifosi italiani.
Al Gran Premio del Belgio Michele Alboreto parte dalla pole position rimanendo in testa per tutta la gara.
Zolder, che tanto aveva fatto soffrire i tifosi italiani con la morte di Villeneuve, oggi li fa gioire con il ritorno alla vittoria per un pilota italiano alla guida di una Rossa, non succedeva dal Gran Premio d'Italia del 1966.
Alboreto vince davanti a Derek Warwick e René Arnoux.
La sfortuna di Alain Prost nel 1983, dove perse il titolo per soli due punti, e quella del 1984, dove perse per mezzo punto, viene ricompensata con la vittoria del campionato del Mondo 1985.
Prost domina la stagione vincendo il titolo con ben 20 punti di distacco da Michele Alboreto su Ferrari.
Oltre all'italiano anche Nigel Mansell e Ayrton Senna provarono ad arrivare al titolo.
L'inglese dopo essere stato licenziato dalla Lotus passò in Williams dove conquistò la sua prima vittoria in carriera.
Al posto di Mansell la Lotus ingaggiò Ayrton Senna che vinse la sua prima in carriera con una magnifica gara in Portogallo sotto la pioggia.
Il titolo costruttori vede vincitrice la McLaren di Ron Dennis con soli otto punti di vantaggio sulla Ferrari.
San Marino 1985 una gara pazza!
Nel finale prima Johansson e poi Senna rimangono senza benzina mentre sono in testa.
Come vediamo dal podio vince Prost, che però, poco dopo, viene squalificato perchè il peso della sua McLaren risulata inferiore al limite regolamentare di 540 kg, il vincitore definitivo diventa, quindi, Elio De Angelis.
Vietato fumare!
Tra la grande affluenza di persone in pitlane possiamo scorgere Michele Alboreto saltare fuori dalla sua Ferrari, che sta fumando pesantemente.
Fortunatamente nessuna vettura stava entrando ai box altrimenti sarebbe stato molto pericoloso per il pilota, ma soprattutto per le persone presenti; all'epoca non era ancora in vigore il limite di velocità in pitlane.
Non manca qualcosa?
In questo scatto vediamo Stefan Bellof che gira durante il Gran Premio degli Stati Uniti con la sua Tyrrell 012 Ford senza una parte di scocca.
Il pilota tedesco riuscì comunque ad arrivare al traguardo realizzando il suo miglior piazzamento in gara della sua carriera: un quarto posto.
Sarà forse meglio correre senza scocca caro Stefan?
Il campionato del Mondo 1986 vede la battaglia tra la cosiddetta "banda dei quattro" cioè Nigel Mansell, Nelson Piquet, Alain Prost e Ayrton Senna.
Alain Prost vince il titolo all'ultima tappa dopo una rocambolesca gara dove, complice una foratura, è costretto ad un pit stop anticipato.
Sarà però la sua arma vincente in quanto anche Mansell fora ritirandosi e vedendo la Williams costretta a richiamare Piquet ai box per evitargli la stessa fine.
Un finale da film con tre piloti in lizza per il titolo all'ultima gara non succederà più fino al 2007 con Hamilton, Alonso e Raikkonen.
Alain Prost ad Adelaide diventa, così, due volte campione del Mondo consecutivamente, questo non accadeva dal 1960 con Jack Brabham.
Alla fine della stagione si ritirano due campioni del Mondo: Alan Jones e Keke Rosberg.
Un grande ritorno
Nel pazzo Gran Premio di Gran Bretagna la vittoria va a Nigel Mansell, che vince con il muletto.
Al Gran Premio fa il suo ritorno ai box l'intramontabile Frank Williams, reduce da un terribile incidente.
Williams, che vediamo qui con Mansell e Piquet, seguirà sempre la sua scuderia nonostante le difficoltà.
Attenzione ai cartelli!
Mi raccomando fotografi ascoltate Nigel Mansell!
Il campione inglese ci illustra un cartello che prega i fotografi di evitare il flash.
Nigel Mansell, grande protagonista in stagione, perderà il titolo mondiale all'ultima gara per soli due punti a favore di Alain Prost.
Alla conquista dell'est!
Il 10 agosto la Formula 1 sbarca per la prima volta nell'Europa dell'Est con il Gran Premio d'Ungheria, sul nuovo circuito dell'Hungaroring.
In pole parte Senna però è Piquet a passare in testa, restandoci fino alla bandiera a scacchi.
Piquet vince davanti a Senna e Mansell.
Il campionato del 1987 vede protagonista il brasiliano Nelson Piquet che dopo una battaglia con Ayrton Senna, Alain Prost e Nigel Mansell vince il suo terzo titolo piloti.
Mansell, inizialmente favorito, lascia il posto a Piquet dopo un incidente in Giappone, dove si infortuna alla schiena mettendo fine alla sua stagione.
Il Campionato costruttori è un dominio della Williams che stacca di ben 61 punti la McLaren.
Per il 1987 vengono introdotti due nuovi trofei: il Jim Clark Trophy e il Colin Chapman Trophy assegnati a vetture e piloti che corrono con motori ad aspirazione naturale, il primo va a Jonathan Palmer e il secondo alla Tyrrell.
Per la stagione la Lotus abbandona lo sponsor storico John Player, sostituito dalla Camel da cui prende il colore giallo che va a sostituire la colorazione oro e nera che l'aveva caratterizzata negli anni precedenti.
Chi è arrivato alla prima curva?
Che carambola al via!
Alla seconda partenza Berger sbagliò l'attacco alle Williams creando una serie di incidenti dietro di lui.
Cheever urtò Patrese che fu colpito da Johansson che venne tamponato da Brundle, più dietro Alliot, Danner e Streiff tamponarono Caffi e Capelli che colpirono Ghinzani.
Che meravigliosa immagine!
Si tratta dell'abitacolo della Lotus di Ayrton Senna.
Possiamo vedere come il volante non ha decine di bottoni come oggi ma solo due, non è neanche presente uno schermo con le posizione e i giri effettuati.
Il campione brasiliano nel 1987 vincerà due gare.
Attenzione ai caprioli!
Dai boschi intorno al circuito di Zeltweg, durante le prove libere del GP d'Austria, un capriolo riuscì a saltare le reti e ad entrare in pista.
L'animale attraversò il tracciato mentre sopraggiungeva la McLaren di Stefan Johansson che non riuscì ad evitarlo, schiantandosi in barriera e riportando alcune contusioni.
La stagione 1988 si apre con il passaggio di Senna in Mclaren al fianco del francese Alain Prost, con cui inizierà una delle rivalità simbolo della Formula 1, che coinvolgerà milioni e milioni di tifosi in tutto il Mondo.
I due piloti si contesero il titolo fino al penultimo appuntamento stagionale in Giappone dove il brasiliano, dopo una pessima partenza, riuscì a rimontare vincendo la gara e il suo primo titolo mondiale in carriera.
Il titolo costruttori andò alla McLaren grazie a Senna e Prost che si spartirono il bottino di 15 Gran Premi facendo il record di punti, 199, che verrà battuto solo nel 2002 dalla Ferrari.
L'unica non vinta dalla McLaren fu la gara di Monza con una commovente doppietta Ferrari a quattro settimane dalla scomparsa del Drake.
Una vittoria rossa in un dominio McLaren, forse un miracolo del genio di Enzo Ferrari.
Scappa Nelson!
Il fotografo è riuscito a ritrarre l'esatto momento in cui Nelson Piquet salta giù dalla sua Lotus al Gran Premio d'Italia.
Piquet fu costretto al ritiro dopo solo 11 giri per problemi alla frizione.
In stagione riuscì a cogliere solo 22 punti con tre podi e nessuna vittoria.
Lo passerò così, Ron!
Senna e McLaren un connubio più che vincente!
Il pilota arrivò in McLaren all'inizio di questa stagione inaugurando un binomio che gli permetterà di vincere ben 3 titoli mondiali.
Lo vediamo parlare con Ron Dennis.
Ciao motori turbo!
Il 1988 è l'ultimo anno dei motori turbo, infatti, il regolamento ha ridotto a 150 litri la capacità del serbatoio e, considerando i consumi dei propulsori turbo, è quasi impossibile concludere una gara senza ricorrere ad almeno tre o quattro lunghe soste.
La stagione 1989 fu una delle più controverse della storia.
Il campionato come di consuetudine fu una lotta interna alla McLaren, con Senna e Prost pronti a contendersi il titolo fino alla fine.
Il match point arriva, ancora una volta, in Giappone, dove accade di tutto.
Prost in partenza riesce a sopravanzare il poleman Senna che al 46° giro attaccò il francese che gli chiuse la porta in faccia arrivando al contatto.
Prost sicuro del titolo scese dalla vettura, mentre Senna si fece spingere dai commissari iniziando una forsennata rimonta che lo portò alla vittoria.
I commissari decisero, però, di squalificarlo per aver tratto vantaggio tagliando la chicane dopo l'incidente.
Il rapporto tra Senna e Prost era ormai rovinato, con la McLaren che, pur vincendo il campionato decise di lasciar andare il francese, non sostenendo un conflitto interno.
Un destino beffardo
Gerhard Berger rischiò la vita proprio alla curva del Tamburello, premonizione o casualità?
Al quarto giro, il pilota andò a sbattere violentemente contro le barriere e la vettura prese fuoco.
Berger si salvò solo grazie al tempestivo intervento del servizio antincendio.
La papera rivoluzionaria!
Ecco l'abitacolo della Ferrari 640 denominata "papera".
L'auto divenne la prima ad utilizzare un rivoluzionario cambio semiautomatico azionabile da due levette poste dietro il volante.
Il sistema delle leve dietro al volante verrà utilizzato da tutti i team, arrivando fino ai giorni nostri.
Senna o Prost, chi aveva ragione?
Suzuka '89 chi non ricorda questa gara.
Senna e Prost in lotta per il titolo si toccano ed escono, il brasiliano riesce a ripartire con l'aiuto dei commissari e rientra tagliando la chicane.
Inizia una forsennata rimonta che lo porterà al 1° posto, venendo poi squalificato, il resto è storia!